Le verdure e gli ortaggi mediterranei sono facili da coltivare. Sono la colonna portante delle diete anticancro così come raccomandano le principali autorità in materia.
Si può rischiare di non riuscire a coltivare tutte le specie e varietà di piante tipiche del bacino mediterraneo, sono davvero tantissime.
A differenza di quanto si crede comunemente però, melanzane, peperoni e pomodori sono solo degli illustri ospiti e non delle verdure autoctone. Anche se c’è da dire che nel corso dei secoli si sono ambientate alla perfezione e crescono con facilità in tutti i climi.
La tradizione della cucina regionale italiana offre una ricca gamma di ricette di ogni tipo. È facile attingere anche alle altre culture del bacino mediterraneo per portare a tavola verdure saporite e sane che deliziano tutti i palati. Grecia, Spagna e paesi del Maghreb sono una fonte interessante dove trovare sempre nuova ispirazione e grandi idee per comporre il menù di ogni giorno.
Non solo peperoni e melanzane
Al contrario di quanto si immagini, la dieta mediterranea non si fonda sulle sole solanacee, la famiglia di ortaggi di cui fanno parte pomodori, melanzane e peperoni. La lista è lunga e ricca: se si vuole essere precisi, semplicemente ospita questi ortaggi in realtà originari del Sud America.
Portati qui dopo la scoperta di Colombo, si sono ben ambientati nei nostri climi e riescono a dare ortaggi dal sapore delicato e gradevole adatti ai nostri palati.
Ma non sono i soli a cui fare ricorso quando si vuole organizzare il calendario delle coltivazioni nell’orto. La lista è pressoché infinita, specie se si considerano tutte le varianti che la nostra ricca biodiversità è in grado di offrire.
Dalle cucurbitacee, zucche, zucchine, cetrioli, passando per le preziosissime crucifere, tutta la famiglia dei cavoli, dai cavolfiori fino alla rucola. Ai nostri climi, ogni epoca dell’anno è in grado di offrire primizie deliziose per celebrare l’arrivo di ogni stagione.
Quindi è difficile che la terra vada completamente a riposo, garantendo produzioni deliziose anche quando il clima è più inclemente, dai cavoli invernali fino ai frutti dell’estate più afosa.
Infine, semi e frutta secca sono presenti da sempre nella tradizione mediterranea e ben rappresentati nei piatti di ogni regione d’Italia e del bacino mediterraneo. Mandorle, noci, nocciole, pinoli, sesamo sono solo alcuni degli ingredienti che si possono coltivare nell’orto per renderlo una ricca fonte di benessere. Bilanciano perfettamente i nutrienti in modo da assicurare il più ricco fabbisogno nutritivo e di sapore a ogni piatto.
Tipicamente mediterranei
Il mediterraneo è stato crocevia di civiltà e di scambi sin da quando si sono sviluppate le prime forme di civiltà organizzate. Anche i Romani adottarono ingredienti esotici nelle loro ricette. Durante i loro viaggi, legati alle conquiste in terra d’oriente riuscirono a portare in Italia numerose specie di piante che si sono perfettamente nei nostri climi.
Così anche la zucchina o il cetriolo sono giunti in Europa attraverso gli scambi dell’Impero Romano con le colonie dell’Iran e delle altre terre del Medio Oriente.
Il risultato è che oggi queste piante sono perfettamente acclimatate nei nostri climi e si possono replicare con successo nei nostri orti. Anche se non si è dei veri esperti in fatto di coltivazione dell’orto vicino casa.
Chi, vicino la propria abitazione ha la fortuna di avere un quadrato di terra può mettere a dimora con successo anche tante piante aromatiche, perfetti esempi di come la ricchezza della macchia mediterranea sia entrata a far parte della nostra alimentazione.
Potete decidere di abbellire il patio o la pergola delle vostre case di legno con il rosmarino e sceglierlo in base al suo portamento affinché diventi un piccolo arbusto col passare del tempo.
Un’altra delle vere perle del mediterraneo è il cappero. Pianta molto scenografica, difficilissima da riprodurre in “cattività” proprio perché è capace di crescere rigogliosa tra le pietre e in quasi assenza di terra ma disdegna d’essere coltivata in vaso o in piena terra. La sua cascata di foglie tonde e piccole, che si alternano su lunghi rami. In primavera ed estate si colora dei pittoreschi fiori che si possono consumare sotto sale quando sono ancora dei boccioli oppure si possono conservare sottaceto i frutti, detti cocunci.
Come cucinare per mantenere inalterate le proprietà delle verdure
Uno dei requisiti più importanti da non tralasciare quando si cucina consiste nel rispettare le proprietà organolettiche degli alimenti. Cotture prolungate si riservano solo alla carne che in questo modo perde la rigidità della fibra e diventa più morbida e digeribile.
Ma perché le verdure non siano un semplice contorno e apportino i benefici che le contraddistinguono è necessario cucinarle prestando attenzione ad alcuni aspetti.
Soffritti delicati e fatti in olio EVO possono sprigionare le caratteristiche di alcune verdure. La cipolla, per esempio, può essere brevemente soffritta facendo attenzione che l’olio non si avvicini né raggiunga il punto di fumo. Quindi la cottura si può completare aggiungendo poco alla volta, l’acqua che le permette di ammorbidire la fibra e cucinarsi senza dilavare le sostanze nutritive che la caratterizzano.
Lo stesso vale per le altre verdure, che si possono quasi tutte cucinare stufate con poca acqua fino a che saranno morbide ma anche leggermente croccanti e di certo molto più saporite rispetto alla versione bollita in abbondante acqua.
Riserviamo questo metodo di cottura agli scarti delle verdure: le foglie e le parti più coriacee di verdure e ortaggi come il finocchio, la cipolla, gli scarti delle carote. Tutto fa brodo! Prima di cestinare gli scarti è possibile spremerli ancora un po’ e usare l’acqua di cottura da usare in sostituzione della semplice acqua quando si cucina. Non importa che si voglia preparare la pasta, il risotto o allungare il liquido di cottura di qualsiasi ricetta. Oltre a fornire una dose extra di oligoelementi e minerali, il brodo dà anche un sapore speciale e ricco a tutti i piatti.
Sano ma saporito
Cucinare prestando attenzione alle caratteristiche di verdure e ortaggi mediterranei significa rispettare al massimo la materia prima da trasformare.
Si possono usare tanti sistemi di cottura. Al vapore, al forno, oppure in combinazione tra loro dando un tocco in più con un buon soffritto attento e ben calibrato.
Dobbiamo considerare che le raccomandazioni del WCRF (Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro) così come dell’Organizzazione Mondiale della Salute, raccomandano di seguire un’alimentazione ricca di cereali, verdure e frutta, che apporti anche la giusta quantità di fibre.
A passeggio in campagna, magari quella nei pressi delle vostre case di legno, si possono scoprire veri e propri tesori. Anche la flora spontanea è ricca di piante e verdure preziose per la salute dell’organismo. Da mangiare crude in insalata o cotte nelle torte pasqualine, la varietà è tanta ed è anche l’ottimo pretesto per fare del sano movimento immersi nel verde.
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